mercoledì 19 marzo 2008

50!

Tanti auguri a Stefano Lucarelli che oggi compie 50 anni!!! solo 60 anni fa nessuno ci avrebbe scommesso un centesimo, bravo nel sovvertire tutti i pronostici...

martedì 11 marzo 2008

Jackson Browne - The Load Out/Stay



A distanza di 30 anni Radio Rosa Livorno continua ad offrire buona musica (sigh!)

lunedì 10 marzo 2008

Ribotta di Pasquetta... o ribetta di Pasquotta

Proprio or ora mi son sentito con Paolo P., o Tubero che dir si voglia. Tanto, come si ragiona, fra noi si va sempre a cascare lì: RIBOTTAAAAA!
Abbiamo pensato che - nonostante quest'anno Pasqua venga piuttosto presto, potremmo organizzare se il cielo ci aiuta una bella ribotta di Pasquetta (24 marzo).
Basta che non diluvi, poi eventualmente con ombrelli e giacche a vento in qualche modo si fa. L'importante è che ci sia da mangiare, bere e musica - rigorosamente targata Radio Rosa (oltre ad un po' di gente: speaker, dj, ascoltatori etc.)
Che ne dite? aspetto vostre adesioni.
Stefano

Allman Brothers Band - Jessica

venerdì 7 marzo 2008

e-mail

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radiorosalivorno@fastwebnet.it

Parlano di noi


Sull'ultimo numero di "Reporto", il mensile del Circolo Lavoratori Portuali che ogni mese impagino, c'è una pagina dedicata alle radio che furono, in particolare alla nostra.
Qui di seguito riporto l'articolo all'interno del quale c'è una breve intervista al sottoscritto. Se ci riesco - ma non ne sono sicuro - allego anche il jpeg, con tanto di immagini a corredo dell'articolo, della pagina apparsa sul mensile di cui sopra.
30 anni dopo Radio Rosa fa ancora parlare di se. Amen.
Stefano

RADIO FAI DA TE

di Valentina De Franco

Ufficialmente la data che rappresenta un punto di svolta per il sistema radiotelevisivo italiano è il 28 luglio del 1976. In questo giorno infatti la Corte costituzionale emanò la sentenza 202 che, sottraendo alla Rai il monopolio delle frequenze, autorizzava le radio private a trasmettere, purché a livello locale. Ho detto “ufficialmente” perché, in realtà, già prima dell’emanazione della sentenza, la nostra penisola era costellata di piccole radio, le cosiddette “radio libere” che, illegalmente, combattevano il monopolio statale attraverso la loro attività comunicativa. È innegabile, comunque, che la sentenza della Corte Costituzionale abbia aperto un nuovo mondo di possibilità a chiunque avesse velleità radiofoniche e così subito dopo l’emanazione dell’atto si è scatenata una lotta all’ultimo sangue tra le emittenti per la conquista di una frequenza (che doveva essere compresa tra gli 88 e i 105 FM). In realtà, come ci racconta Stefano Lucarelli, uno dei fondatori della livornese Radio Rosa, data la quantità di frequenze disponibili e la facilità con cui si poteva trasmettere, creare una radio non era impresa impossibile. In studio, ad esempio, bastavano poche apparecchiature: un giradischi (questa parola sembra così lontana oggi), un registratore a casette, un mixer, ma soprattutto tanta fantasia. Dalla voce di Stefano: “Io ho intrapreso la mia avventura radiofonica nel 1977 insieme ad alcuni amici, Federico Paoletti, l’inventore di Radio Rosa, Raffaele Palumbo, Antonio Degan ed altri. Avevamo solo 30.000 lire a testa da investire perché, all’epoca, eravamo studenti, ma non ci mancava la voglia di divertirci, di ascoltare e far ascoltare, buona musica, soprattutto rock, jazz e blues”. Le prime radio nascevano dalla voglia di comunicare, quella stessa voglia che per tanti anni, già prima della famosa sentenza, aveva spinto i giovani a dare vita alle radio libere. Si poteva parlare di qualunque cosa, senza seguire convenzioni, senza regole: politica, attualità, musica e anche un pizzico di satira animavano le trasmissioni dell’epoca. Per non parlare poi di come si divertivano gli speakers. Lucarelli ci dice: “L’atmosfera della radio era fantastica perché si trattava di un momento di aggregazione ed anche i dj erano molto amati dal pubblico. Ho conosciuto tantissime persone all’interno della radio e mi sono sempre divertito molto. Era bellissimo trasmettere, era bellissimo il contatto con il pubblico. Mi ricordo ancora con piacere il periodo iniziale quando le trasmissioni andavano in onda dalle 7:30 alle 24:00 e la notte, per tenere occupata la frequenza, lasciavamo un fischio (ancora non avevamo un registratore autoreverse). Così la mattina, appena le trasmissioni cominciavano e il fischio spariva lasciando posto a un bel disco, cominciavano ad arrivare decine di telefonate da parte di ragazzi che, prima di andare a scuola, prenotavano la loro canzone per la trasmissione di dediche dell’ora di pranzo. A volte chiamavano anche direttamente da scuola durante la ricreazione! Era bello.” Purtroppo poi, nel 1981 Radio Rosa Livorno ha dovuto chiudere, a seguito di un furto delle apparecchiature che la mancanza di soldi non è riuscita a supplire e così per un periodo Lucarelli ha continuato a lavorare come speaker presso altre emittenti (Studio ‘82 e Radio Livorno Città Aperta).
Poi è stato il momento della legge 223/1990 (Mammì) la cosiddetta “legge fotografia” ha provocato un crollo per le piccole radio la maggior parte delle quali è stata assorbita dai grossi network. Il resto è presente. Oggi la radiofonia è dominata dalle radio di palinsesto, fresche, giovani, divertenti e sicuramente ipertecnologiche. Anche se forse, i fondatori delle prime radio, così fantasiosi e creativi, rimpiangono quegli anni, in cui la radio era uno stile di vita.