martedì 17 aprile 2007

Ma ... come abbiamo cominciato?

Bene, e' vero, Augusto ce l'ha ricordato (ma sei arrivato primo solo perche' avevo da fare :-), oggi sono esattamente TRENTA ANNI (no, dico, vi rendete conto, vero ?!?).

Purtroppo i ricordi tendono a "sfumare" (i maligni parlano di demenza senile precoce), ed ammetto pubblicamente che non ricordo il primo giorno di scuola di Radio Rosa.
Si, e' vero, c'erano i jingles di Augusto con la pantera rosa, era domenica mattina ... ma confesso che mi ricordo meglio la fatica enorme dei giorni precedenti, tutto quel pulire e preparare la soffitta, e anche la fatica a montare l'antenna sul tetto del palazzo (che incoscienza, e' proprio vero che a 19 anni ci si sente padroni del mondo).

Mi aiutate a ricostruire il primo giorno? Chi c'era? Chi ha aperto le trasmissioni?
Mi pare che qualcuno di noi entro' trafelato a dirci che "... a casa dei suoi si sentiva" (forse a due isolati di distanza).

Io ricordo qualche particolare tecnico: l'eccitatore era stato comprato dalla L&R elettronica, era da 1W e modulava piuttosto male (molto basso); dietro c'era un bel lineare (autocostruito) da una cinquantina di watt, fatto con una 829B (famosa valvola di potenza).

Il mixer a 16 canali era un "favore" che una ditta (la PRICE di Brescia) mi aveva fatto: l'avevo montato io, potevo usarlo per qualche giorno, poi avrei dovuto renderlo; torno' indietro dopo qualche mese, cambiato con uno piu' piccolo.
L'antenna invece non la ricordo, forse era una ground-plane per CB accorciata a dovere; dopo pochi mesi avrei costruito un ponte radio, piazzato a montenero sul tetto della pensione Orlandi.

Mi pare anche di ricordare che alcuni dei famosi manifesti rosa vennero letteralmente incollati ad ogni piano del palazzo, per la gioia degli inquilini; che di li a poco si sarebbero accorti di cosa voleva dire avere un trasmettitore accanto alle antenne delle loro televisioni (mi pare che quello di sotto a noi era il piu' incacchiato, veniva sempre a lamentarsi che non vedeva niente).

Mi piace anche ricordare il nostro primo direttore responsabile, era Alberto ("Albertino") Della Pace, che si presto' a ricoprire quel ruolo forte del suo status di giornalista pubblicista (almeno cosi' mi pare di ricordare).

Altro particolare: eravamo cosi' poveri di mezzi che all'inizio non avevamo nemmeno una radio, in mansarda, per poterci "risentire" in diretta; era difficile per me valutare se stavamo modulando troppo o troppo poco.

Adesso non mi vengono in mente altre cose; forse affioreranno pian piano, mettendo insieme tutti i nostri pezzetti del collage.

Grazie a tutti voi per aver contribuito a creare questo piccolo ma importante pezzettino della nostra storia :-)

Federico Paoletti, 17 Aprile 2007

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Si, si.... bella scusa... :-P


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...Bene, e' vero, Augusto ce l'ha ricordato (ma sei arrivato primo solo perche' avevo da fare :-),

Anonimo ha detto...

ohè, non incominciamo a barare, io c'ho messo un giradischi e ancora nessuno me l'ha ridato!!!!!

Marco

radiorosa ha detto...

Caro Federico, e cari tutti quanti.
È veramente il colmo: da tempo - sembrava che ne avessimo tanto a disposizione - pensavo, con l'aiuto di altri amici, di organizzare qualcosa di veramente GRANDE per i 30 anni di Radio Rosa, invece...

Purtroppo - ne parlavo giorni fa con Marco Giarola - non abbiamo più quell'età, e i problemi (lavoro, figli, genitori anziani, insomma la "vita") di noi quasi e over 50 ci assorbono così tanto da farci lasciare indietro certi "piaceri", come sarebbe stato quello di ritrovarci in una bella festa per la celebrazione dei 30 di Radio Rosa.

Martedi 17 aprile u.s. ho pensato tutto il giorno a questa "ricorrenza" mancata. Avrei voluto scrivere qualcosa, condividere con voi qualche ricordo ma... il lavoro stramaledetto!!! La mattina lavoro una "agenzia di comunicazione" (????), il pomeriggio, da casa mia, impagino un giornale la cui direttrice è... ce l'avete presente la Meryl Streep di "Il diavolo veste Prada?": uguale!. Dunque: martedi doveva andare"per forza" in stampa il giornale. Ho lavorato - come spesso mi capita - ininterrottamente dalle 2 del pomeriggio a quasi mezzanotte! Quindi, anche se avessimo organizzato qualcosa, probabilmente io non avrei potuto esserci. 'zzo, 30 anni fa, non sarebbe stato così!

Comunque: allertiamoci per la mostra sui 30 anni delle radio libere che si terrà a Livorno dal 3 al 17 giugno presso il Museo di Storia Naturale di via Roma. Sono in contatto con gli organizzatori (che fra l'altro hanno molto apprezzato il mio "Radio Rosa Story" quale "notevole testimonianza di quel periodo"). Appena mi chiamano vi aggiorno su cosa possiamo fare per partecipare a questo evento.

Vediamo di non farci scappare anche questa occasione.

Abbraccio tutti (le "bimbe" un po' di più.)

Stefano

P.S.: anch'io non ricordo chi fu la prima voce in diretta, quella mattina di domenica 17 aprile 1977!

Stefano

Anonimo ha detto...

ho capito......
......addio ribotta pesa!....


:-(

Marco Sisi ha detto...

Stefano, ma magari un'email me la potresti pure scrivere...